Arsine Nazarian plasma la terra e la rende trasparente con le sue creazioni in gres e porcellana. Arsine ha scelto la terra e il fuoco per vivere, e la sua creatività riporta alle origini della famiglia: un padre compositore e una nonna scampata al genocidio degli armeni.
«Ho iniziato con la porcellana per gioco. Studiavo ancora filosofia quando ho frequentato un corso per realizzare oggetti in ceramica. Quando mi hanno fatto provare il tornio, per la prima volta, ho detto: questo è quello che voglio fare nella vita. Naturalmente non è stato semplice. Devo ringraziare il ceramista-scultore vicentino Giancarlo Scapin che mi ha insegnato molto e con il quale ho studiato molta chimica per conoscere reazione e colori degli elementi che uso».
Arsine Nazarian
Arsine usa terre che arrivano dal Giappone e dall’Australia, che cuoce ad alta temperatura, oltre 1000 gradi. Le tonalità degli smalti, che realizza personalmente, sono ottenute impiegando cenere di legno e terre.
In un angolo dello studio-laboratorio sono raccolte tutte le prove e, in una scatola, i quaderni degli smalti. Ricette segrete, frutto di giorni e giorni di studio, di esperimenti e prove per ottenere colori, tonalità che prima di tutto nascono nell’animo di Arsine.
Da Giusmìn, Arsine Nazarian presenta una collezione di teiere e bicchieri da tè interamente realizzati a mano al tornio, dalle forme morbide e sensuali al tatto. I decori sono realizzati con smalti atossici creati personalmente da Arsine, o con la speciale tecnica giapponese dell’intarsio Mishima: il bicchiere viene inciso e il colore viene inserito nel solco, creando un effetto unico e indelebile.
La selezione dei lavori di Arsine Nazarian è già disponibile in bottega e sarà presentata ufficialmente sabato 22 febbraio 2020.