Il tè verde è una delle più ampie e conosciute famiglie di tè, prodotta e consumata in tutto il mondo. E’ anche una delle famiglie di tè che genera più curiosità e fascino anche tra chi non è abituato a berlo e non è raro che in bottega ci venga detto “vorrei iniziare a bere tè verde, ma non so da dove iniziare” (in questo caso, abbiamo dei consigli qui).
Altrettanto comune è però sentire molti di voi dire “il tè verde non mi piace!”, un giudizio che spesso si basa su un assaggio deludente e su sapori definiti come acidi, astringenti, di paglia o senza sapore. E’ un vero peccato perché la famiglia dei tè verdi è estremamente vasta e comprende sapori dolci, fruttati, fioriti, rinfrescanti, tostati, che non vengono mai citati da chi dice di non amare il tè verde.
Ci siamo chiesti come mai ci fosse tanta differenza tra la memoria del gusto del tè verde in molte persone e il reale sapore che possiamo trovare in una tazza di tè di qualità e ben preparato e abbiamo trovato tre ragioni che sono spesso quelle alla base di questo “rifiuto”.
La scelta del tè
La base per apprezzare un tè verde è sicuramente la scelta del tè stesso. A prescindere dalla qualità del tè (va da sé che un tè di bassa qualità sarà decisamente meno gustoso di uno di alta qualità), esistono talmente tante varietà di tè che è facile incappare in gusti che ad un primo assaggio potrebbero essere meno facili di altri. Un esempio che facciamo sempre riguarda il Gunpowder, forse uno dei tè verdi più noti, che spesso viene usato come base per i tè più commerciali visto il suo costo particolarmente accessibile. Non si tratta necessariamente di un tè di bassa qualità, ma è un tè dal sapore complesso, leggermente metallico e amaro, non facile da apprezzare subito.
Per fortuna, il mondo dei tè verdi è ricco di tè dalle note morbide e dolci che possono convicere anche i più scettici! Abbiamo raccolto in questo articolo 3 tè verdi puri ideali per iniziare.
La temperatura dell’acqua
La temperatura dell’acqua è sempre importante nella preparazione di qualsiasi tipo di tè. Con i tè neri a cui siamo tradizionalmente più abituati, però, è abbastanza difficile sbagliare visto che si preparano tutti con acqua a 90° e che non tendono a rovinarsi troppo neanche con acqua bollente. I tè verdi invece si preparano sempre a temperature inferiori, che partono dai 70° per i giapponesi più preziosi, fino agli 80/85° per i tè cinesi e gli aromatizzati. La differenza è netta: un tè preparato con l’acqua alla temperatura sbagliata tenderà a sviluppare note astringenti ed amare ed è molto comune che l’errore principale della preparazione sia proprio lì.
Non vi stiamo dicendo di armarvi di termometro per bere una tazza di tè, vogliamo che resti un gesto semplice e distensivo, ma basta qualche piccolo accorgimento per sapere a che temperatura è l’acqua che stiamo scaldando.
Il tempo di infusione
Altro errore di preparazione molto comune che influisce sul gusto della bevanda è esagerare con i tempi di infusione. Tradizionalmente siamo abituati a preparare tè neri con tempi di infusione intorno ai 4 o 5 minuti, il tempo giusto per preparare la merenda che li accompagnerà. I tè verdi invece hanno tempi di infusione molto più brevi che arrivano a massimo 3 minuti per raggiungere il loro equilibrio ideale. Alcuni tè verdi sono ancora più buoni infusi per soli 2 minuti! Questa piccola differenza di tempo può fare molta differenza di gusto e se siamo in dubbio, meglio togliere le foglie un po’ prima che lasciarle troppo in acqua.
Un grande aiuto per rispettare i tempi di infusione è nelle tasche di tutti noi: basta impostare in timer su uno smartphone!
Siamo sicuri che con questi tre accorgimenti anche chi pensa di non amare i tè verdi possa trovare quello più adatto a sé. Se così non fosse, però, ci sono tante altre famiglie di tè da esplorare e siamo sicuri che ce ne sia almeno uno adatto a tutti! Per iniziare l’esplorazione abbiamo sviluppato un sistema di selezione per indirizzarvi verso i prodotti più adatti ai vostri gusti ed abitudini, lo trovate qui!